In un caldo pomeriggio di luglio 2025, le mura suggestive della Cantina Affrescata del Sole hanno accolto un momento speciale: l’incontro con l’artista Giuseppe Siniscalchi.

È stato un dialogo vivo, fatto di intuizioni, emozioni e un’immediata sintonia creativa.

L’occasione è nata durante una visita dell’autore, che, osservando i simboli del sole e i segni antichi custoditi tra quelle pietre — tracce di spiritualità, di epoche lontane e di storie sedimentate — ha sentito scaturire un’idea spontanea: dar vita a una collaborazione in cui arte e luogo potessero fondersi in un’unica visione.

Il risultato è un’opera unica, realizzata a Milano e poi portata a Matera, pensata per dialogare con lo spazio e la sua memoria.

Si tratta di una riproduzione su lastra impermeabile, ritoccata a mano, del “paesaggio di campagna giapponese” (2013), interpretato secondo il linguaggio del Fronteversismo: un sole che irradia armonia, un sentiero a forma di croce, un’abitazione che diventa casa comune per cristiani e tempio per giapponesi, un contadino chino sul lavoro — simbolo di umiltà, sacrificio e gratitudine.

Esposta nella Cantina Affrescata del Sole, l’opera è un invito a coltivare pace e dialogo tra culture e religioni, riflettendo i principi cardine della poetica di Siniscalchi. Un pannello che, grazie a una particolare tecnica, rivela al buio un effetto fosforescente, quasi a ricordare che la luce dell’arte e della comprensione reciproca può brillare anche nei luoghi più silenziosi.

Questa sinergia segna solo l’inizio di un percorso comune, che continuerà a intrecciare arte, storia e ricerca, arricchendo la Cantina di nuove suggestioni e progetti.